domenica 8 gennaio 2012

governo e governati


   Nell'alto Lazio, quando un allevatore deve portare il fieno alle mucche o le pecore al pascolo, usa l'espressione "vado a governare le bestie", dove bestie non ha nulla di offensivo, significa solo bestiame; quello che colpisce è l'uso del termine "governare" come sinonimo di sfamare.
   Mi chiedo, guardando alla nostra storia anche recente, se nel senso comune della maggioranza degli italiani (anche se non nel loro linguaggio) non ci sia esattamente lo stesso significato. Dall'alto (o dal basso) della mia veneranda età, non posso fare a meno di notare il ripetersi di un ciclo in 6 fasi, come segue:


1 - quasi tutti noi italiani, dopo una fase di tribolazioni e batoste, scopriamo un uomo della provvidenza, lo acclamiamo "governante" ( Re, Duce, Presidente ecc.), e lo carichiamo di aspettative messianiche. Continuando a sgobbare.
2 - segue un periodo in cui il rapido miglioramento della situazione prodotto dal nostro sgobbare viene regolarmente accreditato a merito del suddetto governante, la cui popolarità sale alle stelle.
3 - noi governati, delusi dal raggiunto benessere che non ci ha portato la felicità, cominciamo a chiedere che il lavoro venga sostituito dal posto di lavoro; oppure il raddoppio del reddito, meglio se entrambi, e ci diamo al consumismo più sfrenato. Il governante, nel vano tentativo di mantenere la propria popolarità, estrae dal proprio cilindro un coniglio demagogico (un sogno nazionalistico, una guerra, un boom drogato ecc.) e si infila nella spirale dell'indebitamento dello stato, approfittandone anche per fare un bel po' di cresta sulla spesa. Noi governati pensiamo di essere ormai una grande potenza anche se basterebbe aprire gli occhi per vedere dove si stiamo cacciando. Ma ormai ce ne freghiamo di tutto, del governante e del debito: non sappiamo che lo stato siamo noi, né lo vogliamo sapere.
4 - arriva il giorno in cui piovono bombe, o in cui i creditori, preoccupati per il livello del debito, cominciano a chiedere interessi da strozzino per rinnovare i prestiti scaduti. Noi governati scopriamo che il governante non ci sfama più, precipitiamo dalle nuvole, ci scopriamo poveri, ci indigniamo... e linciamo il governante. Accusandolo di avventurismo e di corruzione, di essersi mangiato tutto l'ammontare del debito accumulato e rifiutandoci di riconoscere le nostre colpe.
5 - dopo agitazioni e sommovimenti, tanto violenti quanto inutili, noi malgovernati ci sottomettiamo "obtorto collo" ad un masochista che raddrizzi la baracca, ma lo scambiamo subito per un sadico perché ha il difetto di dire la verità lapalissiana: "Dovete ricominciare a lavorare sodo e bene e per di più ripagare il debito". Costui si differenzia dal suo predecessore per la durata della luna di miele, che invece del solito ventennio, stavolta dura venti giorni e poi, in un coro ritmato in cui allo slogan di sinistra "evviva la rivoluzione!" si sovrappone alla perfezione quello di destra "aridatece er puzzone!" comincia quel gioco che i nostri nonni chiamavano "tre palle, un soldo" con cui alle giostre si cercava di abbattere un pupazzo con palle di stoffa. E il masochista, finito il suo "lavoro sporco", finisce presto e malconcio in soffitta.
6 - come nel gioco dell'oca, si torna al punto 1, ricominciando a sgobbare. Ma non a meditare, né tampoco ad imparare. Troveremo un nuovo uomo della provvidenza che ci racconterà, tra gli applausi, quello che vogliamo sentirci raccontare.


Proposta per rompere il circolo vizioso: chi è causa del suo mal linci sé stesso.
                                                                                                                       Candido

2 commenti:

  1. quello che ci illustri è un gioco dell'oca a circuito chiuso che ha l'ineluttabilità di un girone dantesco.ma purtroppo è tutto vero e condivido.
    "governare" si dice anche per le navi ( la costa romantica non è stata governata bene ! )

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    1. vero, però le navi, le dittature e le pasture non prevedono la partecipazione dei passeggeri, dei sudditi e delle pecore, le democrazie dovrebbero essere per cittadini adulti e vaccinati, cioè ben informati.

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