domenica 8 gennaio 2012

estetica: la più grande povertà, l'ignoranza d'esser ricchi


……………Mi venne in mente, quella volta che a Pacific Groove io stavo verniciando l’interno di una villetta che mio padre aveva costruito prima che io nascessi. L’uomo che mi aiutava era al mio fianco, e siccome nessuno dei due era pratico, ci sporcavamo tutti. A un tratto ci accorgemmo di aver finito la vernice. Io dissi: “Neal, fai una corsa da Holman e fatti dare mezzo gallone di vernice e un litro di solvente”.
   “Ma prima mi devo ripulire e cambiare” disse.
   “Ma no, vai come sei.”
   “Non posso.”
   “Ma io ci andrei.”
Mi disse una cosa saggia e memorabile: “Devi essere parecchio ricco per vestirti così male”.
   E questo non è buffo. Ed era vero anche nel giorno di festa. Debbono essere incredibilmente ricchi, i texani, per vivere in tanta semplicità………………..

John Steinbeck – Viaggio con Charley



     La grandezza di Picasso non sta, a dirla approssimativamente, nell'avanguardia ma nella tradizione. Cioè: non guardò all'avvenire ma al passato, a quel che era stato fatto e che lui, col suo grandissimo e febbrile talento, non poteva più fare. Poteva soltanto disgregare, scomporre, deformare: spesso con ironia, a volte con disprezzo, sempre con la rabbia di essere arrivato quando tutto era già stato fatto.
     Percorse così tutta la storia dell'arte, e anche tutta l'arte senza storia. E disse sull'uomo, sul passato dell'uomo, reinventandolo, rifacendolo, tutto quello che gli imbecilli oggi negano.

Leonardo Sciascia - Nero su Nero

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