lunedì 9 aprile 2012

il colore dei cretini

Scriveva Sciascia nel 1979:
    "Intorno al 1963 si è verificato in Italia un evento insospettabile e forse ancora, se non da pochi, sospettato. Nasceva e cominciava ad ascendere il cretino di sinistra: ma mimetizzato nel discorso intelligente, nel discorso problematico e capillare. Si credeva che i cretini nascessero soltanto a destra, e perciò l'evento non ha trovato registrazione. Tra non molto, forse, saremo costretti a celebrarne l'Epifania" - (Leonardo Sciascia, Nero su Nero - Einaudi 1979)

Carlo M. Cipolla ha scritto il suo "Allegro ma non troppo - Le leggi fondamentali della stupidità umana" nel 1988, perciò Sciascia non poteva averlo letto, ma da buon illuminista che continuò a studiare per tutta la vita sono certo che arrivò anche lui a capire che i cretini non hanno colore. Dopo la celebrazione della loro Epifania quelli della sinistra crebbero tanto, durante il Carnevale degli anni '70, da emarginare come vecchiume ogni barlume d'intelligenza.
Oggi possiamo dire che la sinistra, pur avendo ancora da qualche parte un po' di cervello (e molto stomaco), ha il cuore e il fegato che tifano decisamente per esemplari come la signora Francioni.
La signora Francioni, coniuge casalinga di povero bancario privato del "diritto civile della pensione a 61 anni", non conoscendo l'ABC del diritto civile non conosce neanche la differenza tra "libertà di" (che non costa denaro, diritto inalienabile) e "libertà da" (che si conquista lavorando e si paga a prezzi di mercato, perciò variabili), è tanto indignata e che fa? Non avendo mai sentito parlare di Miguel de Unamuno, ma avendo passato tanto tempo a intossicarsi nei blog, si stampa una maglietta con "Fornero al cimitero" (un inno alla morte, tipico dei fascisti) e la porta in piazza, fiera come un pavone, per difendere il suo coniuge condannato ai lavori forzati.
Solo quando si scopre sbattuta su tutti i blog e i Tg si dà della cretina (ma non della violenta) e chiede scusa a Elsa Fornero che ha il garbo di non risponderle, ma soprattutto si dispera per l'indecorosa figura fatta fare al suo caro Diliberto, che dopo aver debitamente ammirato le sue tette aveva dichiarato di non aver letto cosa c'era scritto sopra. A cretina cretino e mezzo.
Gente come questa mi comunicò molti anni fa che io, con una vita da militante nonviolento dei diritti civili, non facevo più parte della sinistra. Ma ancora oggi, con la mia pensione da contadino inferiore a 500€, a questi borghesi ottusi e piagnoni dico che io mi sento ricco e orgoglioso di essere di sinistra.....ma non di questa sinistra, come diceva Gaber. E che provo pena per loro.

Ma torniamo a Sciascia. Visto che questa gente non si è neanche resa conto di aver vissuto in Epifania per mezzo secolo, con i politici-Re Magi che regalavano posti di lavoro gonfiati accumulando debito pubblico a carico delle generazioni future (che oggi dovrebbero prendersela coi loro genitori incoscienti piuttosto che con il medico chiamato al capezzale di questo moribondo paese), non ci resta neanche da sperare in un Venerdì Santo. Il cretino, di qualsiasi colore, risorgerebbe a Pasqua!

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