venerdì 28 febbraio 2014

renzi e il suo gineceo

Diritto d’untore

Nel gineceo di Matteo
Di Guido Ceronetti - La Repubblica, 28/02/2014

Vorrei suggerire al giovane neopresidente del Consiglio una lettura non superficiale (possibilmente) dei miei, ignorati ma veridici, Poemi del Gineceo editi da Adelphi. La novità del suo è di essere un ministero molto prossimo a un gineceo-matroneo, escogitato come progresso di Uguaglianza al di sopra del sesso, e in realtà ribadente una cesura esemplare in un contesto politico che s’illude di poterla superare con la povera materialità della parità numerale.
   Il Gran Vizir può prevedere comportamenti e reazioni dei suoi ministri-uomini, ma contro l’imprevedibilità di tanti ministri-donne, giovani e sicuramente intelligenti, il Vizir arrischia l’esito della sua scommessa.
   Finirà per dover confessare la sua impotenza e attenersi a una docilità simulata, a una sottomissione sussultoria d’incerta durata. Durerà fino alla fine del mondo l’inegualità dei sessi, le leggi della natura non le abbiamo fatte noi, legislatori dell’Inutile, brancicanti nel buio.
Non sappiamo neppure come chiamarli, i ministri-donne. La grammatica vorrebbe il rispetto del genere, ma ministra è brutto come uno sfregio. Qualche deputato osa spingere il suo malparlare fino all’appellativo: signora Ministro, inviso perfino ai polli. Per parte mia rinuncio a proporre una soluzione qualsiasi per una questione così mozzafiato.

   Dispiace a molti, e a me pure, la rimozione - misteriosamente punitiva e madornalmente errata, di Emma Bonino. Ma in un governo da Gioventù Littoria, sebbene donna, la Emma figlia e cittadina del mondo non faceva, per la sua età, Gineceo. E’ del marzo 1948, sessantasei armi, e si considera da sé anziana.
   Un mese prima, se non sbaglio, a New Delhi, venne assassinato Gandhi, il Mahatma. Come indefessa gandhiana radicale, si direbbe che in lei un frammento della Grande Anima abbia (nulla è per caso) trasmigrato. Un merito suo grandissimo è stata la strenua battaglia contro lo spaventoso flagello, la schifosa pestilenza, delle mutilazioni genitali femminili. Un altro merito, aver preso per più anni residenza al Cairo per imparare l’arabo e meglio comprendere il mondo islamico standone vicino e parlando con la gente.
   Ma forse qui le è mancata una conoscenza di fondo del fenomeno religioso coranico, chiave di tutto nell’universo musulmano. Diceva un grande arabista che per conoscere a fondo la lingua bisognerebbe studiarla per una quindicina d’anni. Ma di quel mondo dall’enorme potenzialità di guerra religiosa, obiettivo un califfato a misura planetaria, in un governo così scialbo come il Letta, condizionato all’estremo, la sua bravura di piemontese secca non poteva emanare che un lume flebile. Avrebbe mai potuto, a bacchetta, far cessare le orribili stragi siriane?
   Dopotutto, una così non è fatta per vegetare in un governo romano. Renzi, inconsapevolmente, ha liberato la illustre Emma internazionale, da un disagio di Capinera in una clausura.

   Lo ripeto a dei sordi da premio Nobel, ma non riesco a togliermi il vizio: se si vuol parlare di problemi reali, l’Ambiente, la contaminazione avanzata dell’aria e del cibo, va posto al centro di tutto. La perdita dell’unità linguistica è l’equivalente d’ombra della catastrofe ambientale. Di quale nazione, in ltalia, si è realmente cittadini?
«Più demoliamo carceri più crescono» (Poemi del Gineceo, XX).


memoria, i suoi orfani e il fuhrer


Cara Rossini,
sono andato alla manifestazione antiproibizionista di Roma perché da sempre penso che la proibizione del consumo di cannabis ci trattenga molti passi indietro rispetto alle altre democrazie. Non sono un consumatore, se non in pochi episodi di gioventù, ma sono dell’idea che la libertà di ognuno è importante finché non lede quella degli altri. Mentre mi dirigevo all’appuntamento del corteo, ripensavo a chi, oltre a Voltaire, mi aveva addestrato a questi pensieri. E, sebbene io non sia mai stato radicale, mi veniva in mente soltanto Pannella, uomo difficile e politico imprevedibile, ma grande difensore delle libertà individuali e collettive. Speravo di incontrarlo in questa che sembrava una manifestazione dei suoi nipoti politici. E infatti l’ho incontrato, ma l’ho visto circondato da alcuni che lo contestavano, sordi al suo tentativo di spiegarsi. Non so bene se gli rimproverassero l’alleanza con Berlusconi di vent’anni fa o le iniziative più recenti,come quella di far firmare proprio a Berlusconi i referendum sulla giustizia, ma non capisco come si possa combattere una battaglia di libertà e progresso rifiutando di inserire nel dibattito chi quella battaglia la combatte da tutta una vita. Ho seguito il corteo con questi pensieri tristi, ne ho apprezzato il successo, ma penso che così qualsiasi vittoria sarà una vittoria dimezzata.                                                                                                                                                                Cesare Benedetti

   Questa lettera, scritta giustamente per difendere Pannella e la sua storia di combattente libertario, mette in evidenza uno dei problemi più seri dl questa Italia contemporanea: la smemoratezza. Sarà anche vero che ogni generazione deve ricominciare da capo, pena la sudditanza a idee consumate dai fatti, ma non fino al punto dl ignorare tutto di ciò che l’ha preceduta, raccogliendo soltanto Il rancore sordo verso chiunque abbia avuto un ruolo nel passato.
   Che la storia sia maestra di vita non è solo una frase fatta. Serve quantomeno a non rimanere inchiodati a questo presente malmostoso, indotto dalla crisi ma anche dall’ignoranza. Se mi si permette l’accostamento, non è un brivido superficiale quello che coglie lo spettatore a cui capita dl assistere a un quiz televisivo in cui viene posta la dornanda “In che anno Hitler divenne Cancelliere?” con la scelta tra quattro date. I concorrenti, tutti di media età e dì media Istruzione, hanno risposto nell’ordine: 1948,1984,1979. L’ultimo, neanche troppo convinto, ha concluso: “Sarà forse il 1933?”.
   Un nuovo Hitler può riaffacciarsi tranquillo: non sarà riconosciuto.


                                    Da “risponde Stefania Rossini” - L’Espresso, 20 febbraio 2014

martedì 18 febbraio 2014

carpe diem

Carpe diem! (....quam minimum credula postero, contando poco sul domani)
Principio filosofico che dobbiamo ad Orazio. Grande, se inteso come "vivi questo giorno con intensità, come se fosse l'unico" . E a dire il vero la vita era breve e tribolata anche nell'Impero di Roma. Dopo i secoli bui, Lorenzo de' Medici cantava ancora "...chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza". Come dargli torto? La durata di vita media durante il Rinascimento era di 25 anni!
   Ma osservando che oggi, con un'aspettativa di vita a 82 anni, immersi nel welfare state, il grande insegnamento di Orazio, ridotto a due sole parole, viene interpretato e vissuto alla lettera da tanta gente (evidentemente poco portata per la metafora), non mi resta che arrendermi all'entusiasmo con cui troppe persone impiegano i loro primi lustri di vita a rendere miserabili tutti gli altri.

mercoledì 5 febbraio 2014

rassegna stampa impopolare - una pulce nell'orecchio


marò, il filmato che manca - 05feb2014 http://www.ferdinandocamon.it/articolo_2014_02_05_MaroFilmato.htm

dalla pena di morte alla morte di pena - 07feb2014
http://www.corriere.it/inchieste/cosi-si-muore-celle-zero-italiane/94cd432c-8eb0-11e3-afb4-50ae7364e5b3.shtml

marò, innocentismo vs colpevolismo: ma il garantismo non infiamma le tifoserie - 10feb2014
http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=16021

marò, Italia, India e realismo - 19feb2014
http://www.lastampa.it/2014/02/19/cultura/opinioni/editoriali/italia-e-india-la-tempesta-perfetta-TCiicqillXbNumxRX1hpHJ/pagina.html

amnistia e obbligatorietà dell'azione penale: la truffa - 01mar2014
http://rottamatoio.blogspot.it/2014/04/una-storia-italiana-la-banalita-del-male.html

lira contro euro: non c'è partita - 04apr2014
http://www.corriere.it/lettere-al-corriere/14_aprile_04/-IL-SOGNO-DEL-RITORNO-ALLA-LIRA-L-ALIBI-DI-CHI-NON-VUOLE-CAPIRE_448ffd26-bbbc-11e3-a4c0-ded3705759de.shtml

casta impunibile? - 18giu2014
http://notizie.radicali.it/articolo/2014-06-17/editoriale-direttore/giustiziaresponsabilit-civile-del-magistrato-strepiti-demag

decidere è antidemocratico? - 15giu2014
http://www.corriere.it/editoriali/14_giugno_15/ma-decidere-non-colpa-07c395f8-f454-11e3-8a74-87b3e3738f4b.shtml

immunità come garanzia di impunità o di libertà? - 25giu2014
http://www.europaquotidiano.it/2014/06/25/immunita-politici-e-cittadini-disuguaglianze-ingiuste/

facce di marmo - 28giu2014
http://ilgarantista.it/2014/06/27/parla-il-pm-diego-marmo-su-tortora-ho-sbagliato-chiedo-scusa-alla-famiglia/#comment-215

rassegna stampa in immersione - contro la superficialità etica e politica

 leaderismo: sud o nordamericano? - 27nov2013
 http://www.stradeonline.it/terza-pagina/208-sta-a-renzi-non-essere-una-creatura-di-berlusconi

magistratura torinese: autogol del sistema o quinta colonna? 08feb2014 http://www.lastampa.it/2014/02/09/blogs/arcitaliana/e-per-le-accuse-dei-pm-il-ms-quasi-esulta-ci-regaleranno-voti-8cH84aoTjh2TKB34Ye43zO/pagina.html

generalizzazione, che comodità! - 07feb2014
http://italians.corriere.it/2014/02/07/politica-i-tedeschi-e-gli-italiani/

conflitto d'interesse, diciamola tutta: - 14feb2014
http://www.corriere.it/lettere-al-corriere/14_febbraio_06/IL-CASO-MASTRAPASQUA-E-IL-CONFLITTO-D-INTERESSI_dcfe96be-8ef6-11e3-8c4a-c355fa4079e9.shtml

etica: nel suo nome ho lottato per tutta una vita contro l'ipocrisia dell'etichetta. ma mi ritrovo soltanto maleducazione - 23feb2014

http://www.lastampa.it/2014/02/23/italia/politica/lamaro-addio-della-bonino-per-i-mar-ho-fatto-il-possibile-2nK8ShdNGGUFHcW9Dn54bP/premium.html


amnistia e obbligatorietà dell'azione penale: la truffa - 01mar2014
http://www.radioradicale.it/scheda/404910?format=32

la droga più devastante: il proibizionismo - 26giu2014
http://www.europaquotidiano.it/2014/06/26/il-silenzio-del-governo-ma-e-ancora-emergenza/

ectoplasma europa: come si preparano le future tragedie - 29giu2014
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/29/europa-piccoli-uomini-contro-il-resto-del-mondo/1043861/

la trattativa stato-camorra - 01lug2014
http://ilgarantista.it/2014/06/30/enzo-tortora-usato-per-coprire-la-trattativa-fra-stato-e-camorra/

venerdì 1 novembre 2013

ascesa e crollo della rivoluzione keynesiana

   La storia di ogni grande impresa umana, comprese le idee, può essere rappresentata su un grafico con una fase di decollo lento seguito da una crescita esponenziale fino a un picco seguito presto o tardi da un crollo simmetrico al decollo ( http://rottamatoio.blogspot.it/2012/04/ismi-idee-e-ideologie.html ) .
   Allo strumento base del capitalismo, il credito, occorsero secoli di cattivo uso (simonia) e di pessima fama prima di essere riconosciuto come un possibile ottimo strumento di acceleratore della crescita della ricchezza delle nazioni, ma poi trionfò al punto che in meno di due secoli se ne fece un tale abuso da provocare un crollo nell'economia reale e nella sua credibilità.
   Sostiene Karl Popper che lo sviluppo di ogni scienza procede con la scoperta di un errore nella teoria applicata in precedenza e con una teoria successiva che lo corregga mantenendo però tutta la parte valida della teoria che va a sostituire, e così via, senza fine. E infatti a partire dai primi anni del secolo scorso John M. Keynes cominciò a sottoporre a critica serrata i principi, conosciuti come laisser-faire, che dogmatizzando il pensiero di Adam Smith avevano governato l'economia per oltre un secolo. Rimase pressoché inascoltato fino al crollo del 1929, ma ci volle ancora quasi un ventennio e le distruzioni di una guerra mondiale (cioè la catastrofe, unica maestra da cui gli stupidi si lasciano convincere) perché le sue idee sulla finanza e il suo uso pubblico trovassero applicazione su vasta scala. E fu il trionfo, con una nuova potente accelerazione nella creazione di ricchezza.
   Oggi, dopo decenni di inascoltati allarmi sui limiti allo sviluppo globale (boom demografico, risorse ambientali, abusi finanziari, accelerazione esponenziale dei debiti sovrani ecc.) gli scricchiolii sono diventati schianti, ma gli ideologi (tutti inconsapevolmente keynesiani, ma divisi tra fondamentalisti e minimalisti) si baloccano tra le opposte accuse di iperliberismo selvaggio e di statalismo anticapitalistico. Senza neanche accorgersi del paradosso che entrambi i fronti concordano nel puntare ogni speranza sulla ripresa di consumi e indebitamento ipercapitalista da parte degli USA come unica speranza di riavvio della ripresa globale.
   La contraddizione che è stata creata dagli stupidi che da decenni si sono imbarcati come sacerdoti sul trionfo della rivoluzione keynesiana è reale e apparentemente senza via d'uscita, ma solo perché Homo Demens è tanto allergico al buonsenso quanto innamorato del senso comune. Un mondo senza limiti è il sogno metafisico presente nel nostro DNA (come, ne sono certo, in quello di un gatto o di una lucertola), ma la presunta "emergenza" (nel senso di emersione) dell'intelligenza in Homo Sapiens dovrebbe aver messo in grado almeno coloro che si candidano a classe dirigente di capire che tutto ha un limite, compresi demografia, natura, debito pubblico e privato e benessere materiale. E se per motivi carrieristici lo pensano ma non hanno il coraggio di dirlo scendano da quel gradino e facciano come Cincinnato. Ma che stupido che sono: l'hanno già fatto, e sono stati sostituiti dai soliti idioti!