martedì 18 febbraio 2014

carpe diem

Carpe diem! (....quam minimum credula postero, contando poco sul domani)
Principio filosofico che dobbiamo ad Orazio. Grande, se inteso come "vivi questo giorno con intensità, come se fosse l'unico" . E a dire il vero la vita era breve e tribolata anche nell'Impero di Roma. Dopo i secoli bui, Lorenzo de' Medici cantava ancora "...chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza". Come dargli torto? La durata di vita media durante il Rinascimento era di 25 anni!
   Ma osservando che oggi, con un'aspettativa di vita a 82 anni, immersi nel welfare state, il grande insegnamento di Orazio, ridotto a due sole parole, viene interpretato e vissuto alla lettera da tanta gente (evidentemente poco portata per la metafora), non mi resta che arrendermi all'entusiasmo con cui troppe persone impiegano i loro primi lustri di vita a rendere miserabili tutti gli altri.

mercoledì 5 febbraio 2014

rassegna stampa impopolare - una pulce nell'orecchio


marò, il filmato che manca - 05feb2014 http://www.ferdinandocamon.it/articolo_2014_02_05_MaroFilmato.htm

dalla pena di morte alla morte di pena - 07feb2014
http://www.corriere.it/inchieste/cosi-si-muore-celle-zero-italiane/94cd432c-8eb0-11e3-afb4-50ae7364e5b3.shtml

marò, innocentismo vs colpevolismo: ma il garantismo non infiamma le tifoserie - 10feb2014
http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=16021

marò, Italia, India e realismo - 19feb2014
http://www.lastampa.it/2014/02/19/cultura/opinioni/editoriali/italia-e-india-la-tempesta-perfetta-TCiicqillXbNumxRX1hpHJ/pagina.html

amnistia e obbligatorietà dell'azione penale: la truffa - 01mar2014
http://rottamatoio.blogspot.it/2014/04/una-storia-italiana-la-banalita-del-male.html

lira contro euro: non c'è partita - 04apr2014
http://www.corriere.it/lettere-al-corriere/14_aprile_04/-IL-SOGNO-DEL-RITORNO-ALLA-LIRA-L-ALIBI-DI-CHI-NON-VUOLE-CAPIRE_448ffd26-bbbc-11e3-a4c0-ded3705759de.shtml

casta impunibile? - 18giu2014
http://notizie.radicali.it/articolo/2014-06-17/editoriale-direttore/giustiziaresponsabilit-civile-del-magistrato-strepiti-demag

decidere è antidemocratico? - 15giu2014
http://www.corriere.it/editoriali/14_giugno_15/ma-decidere-non-colpa-07c395f8-f454-11e3-8a74-87b3e3738f4b.shtml

immunità come garanzia di impunità o di libertà? - 25giu2014
http://www.europaquotidiano.it/2014/06/25/immunita-politici-e-cittadini-disuguaglianze-ingiuste/

facce di marmo - 28giu2014
http://ilgarantista.it/2014/06/27/parla-il-pm-diego-marmo-su-tortora-ho-sbagliato-chiedo-scusa-alla-famiglia/#comment-215

rassegna stampa in immersione - contro la superficialità etica e politica

 leaderismo: sud o nordamericano? - 27nov2013
 http://www.stradeonline.it/terza-pagina/208-sta-a-renzi-non-essere-una-creatura-di-berlusconi

magistratura torinese: autogol del sistema o quinta colonna? 08feb2014 http://www.lastampa.it/2014/02/09/blogs/arcitaliana/e-per-le-accuse-dei-pm-il-ms-quasi-esulta-ci-regaleranno-voti-8cH84aoTjh2TKB34Ye43zO/pagina.html

generalizzazione, che comodità! - 07feb2014
http://italians.corriere.it/2014/02/07/politica-i-tedeschi-e-gli-italiani/

conflitto d'interesse, diciamola tutta: - 14feb2014
http://www.corriere.it/lettere-al-corriere/14_febbraio_06/IL-CASO-MASTRAPASQUA-E-IL-CONFLITTO-D-INTERESSI_dcfe96be-8ef6-11e3-8c4a-c355fa4079e9.shtml

etica: nel suo nome ho lottato per tutta una vita contro l'ipocrisia dell'etichetta. ma mi ritrovo soltanto maleducazione - 23feb2014

http://www.lastampa.it/2014/02/23/italia/politica/lamaro-addio-della-bonino-per-i-mar-ho-fatto-il-possibile-2nK8ShdNGGUFHcW9Dn54bP/premium.html


amnistia e obbligatorietà dell'azione penale: la truffa - 01mar2014
http://www.radioradicale.it/scheda/404910?format=32

la droga più devastante: il proibizionismo - 26giu2014
http://www.europaquotidiano.it/2014/06/26/il-silenzio-del-governo-ma-e-ancora-emergenza/

ectoplasma europa: come si preparano le future tragedie - 29giu2014
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/29/europa-piccoli-uomini-contro-il-resto-del-mondo/1043861/

la trattativa stato-camorra - 01lug2014
http://ilgarantista.it/2014/06/30/enzo-tortora-usato-per-coprire-la-trattativa-fra-stato-e-camorra/

venerdì 1 novembre 2013

ascesa e crollo della rivoluzione keynesiana

   La storia di ogni grande impresa umana, comprese le idee, può essere rappresentata su un grafico con una fase di decollo lento seguito da una crescita esponenziale fino a un picco seguito presto o tardi da un crollo simmetrico al decollo ( http://rottamatoio.blogspot.it/2012/04/ismi-idee-e-ideologie.html ) .
   Allo strumento base del capitalismo, il credito, occorsero secoli di cattivo uso (simonia) e di pessima fama prima di essere riconosciuto come un possibile ottimo strumento di acceleratore della crescita della ricchezza delle nazioni, ma poi trionfò al punto che in meno di due secoli se ne fece un tale abuso da provocare un crollo nell'economia reale e nella sua credibilità.
   Sostiene Karl Popper che lo sviluppo di ogni scienza procede con la scoperta di un errore nella teoria applicata in precedenza e con una teoria successiva che lo corregga mantenendo però tutta la parte valida della teoria che va a sostituire, e così via, senza fine. E infatti a partire dai primi anni del secolo scorso John M. Keynes cominciò a sottoporre a critica serrata i principi, conosciuti come laisser-faire, che dogmatizzando il pensiero di Adam Smith avevano governato l'economia per oltre un secolo. Rimase pressoché inascoltato fino al crollo del 1929, ma ci volle ancora quasi un ventennio e le distruzioni di una guerra mondiale (cioè la catastrofe, unica maestra da cui gli stupidi si lasciano convincere) perché le sue idee sulla finanza e il suo uso pubblico trovassero applicazione su vasta scala. E fu il trionfo, con una nuova potente accelerazione nella creazione di ricchezza.
   Oggi, dopo decenni di inascoltati allarmi sui limiti allo sviluppo globale (boom demografico, risorse ambientali, abusi finanziari, accelerazione esponenziale dei debiti sovrani ecc.) gli scricchiolii sono diventati schianti, ma gli ideologi (tutti inconsapevolmente keynesiani, ma divisi tra fondamentalisti e minimalisti) si baloccano tra le opposte accuse di iperliberismo selvaggio e di statalismo anticapitalistico. Senza neanche accorgersi del paradosso che entrambi i fronti concordano nel puntare ogni speranza sulla ripresa di consumi e indebitamento ipercapitalista da parte degli USA come unica speranza di riavvio della ripresa globale.
   La contraddizione che è stata creata dagli stupidi che da decenni si sono imbarcati come sacerdoti sul trionfo della rivoluzione keynesiana è reale e apparentemente senza via d'uscita, ma solo perché Homo Demens è tanto allergico al buonsenso quanto innamorato del senso comune. Un mondo senza limiti è il sogno metafisico presente nel nostro DNA (come, ne sono certo, in quello di un gatto o di una lucertola), ma la presunta "emergenza" (nel senso di emersione) dell'intelligenza in Homo Sapiens dovrebbe aver messo in grado almeno coloro che si candidano a classe dirigente di capire che tutto ha un limite, compresi demografia, natura, debito pubblico e privato e benessere materiale. E se per motivi carrieristici lo pensano ma non hanno il coraggio di dirlo scendano da quel gradino e facciano come Cincinnato. Ma che stupido che sono: l'hanno già fatto, e sono stati sostituiti dai soliti idioti!

mercoledì 27 marzo 2013

buonsenso

"Il buonsenso c'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune" - Alessandro Manzoni: La colonna infame.

mercoledì 6 marzo 2013

chemio

E' destino di un antisensocomunista quale io sono ritrovarsi sempre a dover difendere coloro che mi hanno combattuto da una vita o comunque lontani anni luce dalle mie convinzioni, solo perché, risultando perdenti sotto i colpi dei capricci sensocomunisti, vengono accusati di tutto e di più e perfino di quel poco di positivo che hanno fatto o per colpe che non hanno.
Mi spiego con l'ultimo esempio: Monti, che io considero un castigo divino per l'irresponsabile comportamento del popolo italiano che da almeno cinquant'anni si è cibato di tutta la sbobba materiale e spirituale della partitocrazia, ha ricevuto un anno di tempo per fermare non il declino, ma lo sprofondamento verso una situazione economica di non-ritorno. Facendo più presto che bene (anzi, spesso piuttosto male) delle riforme quasi esclusivamente sul piano finanziario con l'appoggio di quasi tutto il parlamento, e facendo poi l'errore masochistico di candidarsi alle elezioni, si è ritrovato accusato di tutto da tutti, compresi quelli che l'avevano appoggiato. E soprattutto dal 90% degli elettori.
Nulla di particolarmente strano. Ma tra le accuse più ingiuste, e ce ne sono tante, quella che a me dà più fastidio è quella secondo cui il fatto che l'economia reale continui a peggiorare è la dimostrazione che le sue riforme erano sbagliate. Ora io, che non accettando certezze ideologiche in politica figuriamoci se voglio averle in economia, mi chiedo quanta ignoranza oppure (ma per pochi) quanta malafede può far sostenere che il risanamento, oltretutto parziale, di una situazione finanziaria creata in decenni possa produrre i suoi effetti sulla situazione dell'economia reale in meno di un anno.
In questa campagna elettorale, dall'estrema destra all'estrema sinistra ho sentito poi ripetere in coro una metafora che trovo molto calzante: "se un dottore sottopone un malato a una cura drastica e questo gli dice che sta peggio di prima chi è da licenziare, il malato o il dottore?". Vedete cos'è il senso comune: i coristi politici e il 90% degli elettori crede che la risposta sia "il dottore, naturalmente", perché pensa che il malato abbia il raffreddore e si rifiuta di pensare che si tratti di altro.
E invece quel malato aveva un tumore, scoperto dopo anni d'incubazione, e che dopo una dolorosa operazione richiede anche mesi o anni di devastante chemioterapia durante la quale il malato, sconvolto, continuerà a urlare che stava meglio prima, quando non sapeva di averlo.